Perdita dell’olfatto, stipsi, tempi di reazione più lenti, alti livelli di emoglobina e una eccessiva sonnolenza diurna, aumentano il rischio di sviluppare la malattia di Parkinson.
La malattia di parkinson è una malattia neurologica multiforme che si manifesta con diversi sintomi. Non è trasmissibile, come lascia intendere il termine “morbo”. Non se ne conoscono le cause; si sospettano quelle ambientali e si riscontra spesso la sua “familiarità”. Frequentemente si manifesta attorno ai 60 anni, ma non è la malattia degli anziani e colpisce sempre più spesso i giovani. Circa il 10 % sono persone con meno di 50 anni.
Il Parkinson potrebbe apparire a prima vista come una malattia dai sintomi ben definiti, quali lentezza nel movimento, rigidità dei muscoli, tremore. In realtà è una malattia che comporta numerosi problemi che nulla hanno a che vedere con il movimento, come la costipazione e la disfunzione urinaria.
La disfagia (difficoltà o impossibilità di deglutire) rappresenta uno dei sintomi più importanti nei pazienti con Parkinson. Compare, in genere, a 10 – 11 anni dall’esordio dei sintomi motori classici della malattia e, nelle fasi più avanzate, tutti i pazienti presentano questo problema. Logopedia e trattamenti locali possono aiutare.
La psicosi nella malattia di Parkinson è molto comune e può interessare 1 su 5 persone con Parkinson. La psicosi non richiede sempre un trattamento, in particolare se le allucinazioni non creano problemi.