E' morta Lucilla Bossi

E’ morta Lucilla Bossi

La sua vita, segnata dalla lotta al Parkinson e dall'impegno per Parkinson Italia, è esemplare.

La salutiamo rileggendo le sagge parole, ancora attualissime, che rivolse a noi e a tutti i suoi compagni di lotta nel 2015, quando si ritirò dall’impegno pubblico.

Un’eredità su cui riflettere oggi, nel momento del dolore, e nei giorni a venire.

Grazie Lucilla

Il Consiglio Direttivo di Parkinson Italia

 

la commozione che minaccia di sopraffarmi ad ogni riga mentre mi accingo a darvi un’importante notizia è di quelle che è difficile tenere bada, ma io procedo dritta verso il mio scopo informandovi che dal 1° di giugno 2015 non sono più il Presidente di Parkinson Italia ONLUS.

Le ragioni sono presto dette: oltre all’inevitabile aggravarsi della malattia, una stanchezza estrema e la percezione di avere dato a Parkinson Italia – in 14 anni di ininterrotta presidenza – fino all’ultima goccia della mia energia. Quando ho realizzato che le mie condizioni fisiche mi avrebbero presto impedito di assolvere ai miei doveri istituzionali, con l’impeccabilità e il rigore con i quali mi sono sempre impegnata ad assolverli, ho capito che era venuto il momento di fare un passo indietro e lasciare spazio alle energie nuove che stanno crescendo nella Confederazione.

Questa è dunque, miei cari, l’ora del congedo, ma il congedarsi ha dei rituali precisi che vanno rispettati affinché il dirsi addio sia più sereno. Il primo e il più importante è accomiatarsi dal passato riconoscendone il valore e l’importanza.

A questo proposito vi prego di stare in guardia contro chiunque volesse sminuire i primi faticosi anni della Confederazione paragonandoli al luccichio brillante – a tratti persino abbagliante – delle iniziative che Parkinson Italia si può permettere oggi. So quanto è umano, giunti al successo, dimenticare le fatiche della “gavetta”, tuttavia è un errore che bisogna guardarsi dal commettere perché i primi anni in cui un’idea nasce e si sviluppa sono come i mesi della gestazione durante i quali una creatura nuova va prendendo forma secondo il suo DNA.

E, come un bambino nel grembo della madre, Parkinson Italia è andata prendendo forma anno dopo anno, settimana dopo settimana, giorno dopo giorno nell’oscurità protettiva dell’anonimato. Tuttavia, quella che paragonata all’agenda quasi frenetica di oggi poteva sembrare quasi inattività, era in realtà un’attività tutta interiore dalla quale sarebbe emersa la filosofia di Parkinson Italia: quel senso etico che è sempre stato il sigillo della Confederazione e ci differenziava (e ci differenzia ancora oggi) dalla “concorrenza”. È vero, eravamo squattrinati al punto che pagare l’affitto era un’avventura, ma io – affiancata e sostenuta dall’insostituibile Donatella – scrivevo degli editoriali ispirati e ricchi di contenuti che parlavano al cuore di chi tribolava a causa di questa malattia. Non so quanti fra voi li leggessero ma, dai risconti avuti nel corso degli anni, credo che non fossero così pochi.

(…)

Resta il fatto che il legame che si è andato costituendo fra Parkinson Italia e me in tutti questi anni, rimane saldo e vitale e che, sebbene meno impegnativa ed alleggerita degli impegni più gravosi, la collaborazione con Parkinson Italia continuerà.

In conclusione, il mio ultimo messaggio è questo: portate la vostra malattia a testa alta senza lamentarvi mai. Una malattia che sconvolge la vita, come questo Parkinson che ci è toccato in sorte, non viene per caso ma va vissuta come un’occasione di risveglio interiore e di incontro con l’anima.

Auguri di ogni bene a tutti voi

Lucilla”

 

Nella foto Lucilla Bossi durante la celebrazione del Ventennale di Parkinson Italia il 27 ottobre 2018

Abbiamo ricevuto messaggi di condoglianze da:

Medtronic Italia S.p.a.

Tony Marra

E’ con profondo dispiacere che apprendo la notizia della scomparsa di Lucilla Bossi, Un’amica che ho avuto l’onore di conoscere e con la quale  ho mosso i primi passi in seno alla Confederazione Parkinson Italia. Ho avuto modo e l’onore di imparare molto da Lei, con la sincerità e la schiettezza che la contraddistingueva; non posso dimenticare o tacere quel suo perentorio: “…Tony, sei proprio ridotto alla frutta!” che mi ha ulteriormente spinto e convinto alla DBS. Grazie Lucilla per avermi accolto tra i tuoi amici, grazie per le tue parole, grazie per l’esempio. Grazie  per tutto.”

EPDA (European Parkinson’s Deasease Association)

“Questa mattina abbiamo appreso la tristissima notizia che Lucilla Bossi, ex presidente di Parkinson Italia, è venuta a mancare. Tutti all’EPDA mandano le loro sincere condoglianze a voi, al team e al Consiglio di Parkinson Italia e alla famiglia di Lucilla. Abbiamo tanti bei ricordi dei momenti passati con Lucilla, ricordiamo la sua energia, il suo calore genuino e il grande lavoro che ha fatto per le persone con il Parkinson – di seguito alcuni ricordi che Dom e Lizzie hanno condiviso con me oggi.

Dom – Ho incontrato Lucilla in molte occasioni e ho sempre amato passare del tempo con lei. Era una donna molto elegante e calorosa e abbiamo trascorso molti momenti felici insieme – ricordo con affetto che abbiamo ballato insieme ad una delle AGM dell’EPDA, e ricordo anche il viaggio in treno da un incontro di PI nel 2014 circa, di ritorno a Milano. Una donna adorabile e sono davvero triste nel sentire la notizia oggi.

Lizzie Graham, che ha lavorato con l’EPDA per 30 anni, conosce Lucilla dai primi anni ’90 e ricorda la prima volta che l’ha incontrata alla sua prima Assemblea Generale ed è rimasta colpita dalla bellezza e dalla grazia di un essere umano così caldo e genuino, che è diventato un amica molto stretta negli anni successivi. Abbiamo trascorso molte tempo insieme alle feste dell’Assemblea Generale e ho apprezzato molto il suo senso dell’umorismo e il suo divertimento nel ballare con i suoi amici parkinsoniani di tutta Europa e oltre. Ha fatto così tanto lavoro per le persone con il Parkinson non solo in Italia ma in tutta Europa, anche se a volte, con il passare degli anni, le cose sono diventate più difficili per lei, ma il suo senso di determinazione e impegno per il Parkinson non ha mai vacillato. Una grande donna e una grande perdita.

È un giorno molto triste per tutti.”