Percorsi Riabilitativi: richiesto un tavolo di confronto con il Ministero

Cittadinanzattiva e le Associazioni pazienti inviano una Nota congiunta alla Direzione Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute per richiedere un intervento riorganizzativo in materia di cure riabilitative e per indire un tavolo di lavoro di confronto sul Documento “Linee di indirizzo per l’individuazione di percorsi appropriati nella rete di riabilitazione” emesso dal Ministero della Salute lo scorso luglio 2019.

Il Ministero aveva trasmesso alle Regioni il Documento “Linee di indirizzo per l’individuazione di percorsi appropriati nella rete di riabilitazione” in cui sottolinea la necessità di intervenire nell’area riabilitativa caratterizzata da una forte disomogeneità con l’obiettivo di definire nuove regole per la riabilitazione ospedaliera e territoriale.

Apprezzando, pertanto, l’intento del Ministero delle Salute di intervenire su un ambito così importante per garantire il diritto alla salute, ci pare sia mancato in questa fase un percorso di consultazione pubblica rivolto ad Associazioni di pazienti, Organizzazioni per la tutela dei diritti delle persone con disabilità, Società Scientifiche e Organizzazioni di professioni sanitarie su alcuni aspetti che sollevano delle preoccupazioni” si specifica nella Nota.

Le Associazioni pazienti chiedono, tra le molteplici  questioni ancora aperte, che nel Documento l’aspetto della multidisciplinarietà venga maggiormente esplicitato poiché non sottolinea a sufficienza l’apporto delle altre figure professionali coinvolte, come gli specialisti della patologia d’origine, i fisioterapisti, logopedisti, medico di medicina generale, ecc. incentrando invece la valutazione circa l’orientamento del paziente su un unico specialista (il medico specialista in riabilitazione).

Nell’ambito dell’attività riabilitativa territoriale, inoltre, il Documento Ministeriale colloca l’attività dei Servizi Territoriali unicamente a supporto e “completamento” del programma riabilitativo già erogato nel setting ospedaliero. Le più recenti norme, come il Piano nazionale della Cronicità, il Patto per la salute, i “nuovi LEA” orientano invece le attività verso un maggiore collegamento Ospedale-Territorio. Nella Nota viene fatto rilevare che molte Regioni stanno già sperimentando, con ottimi risultati, nuovi modelli di supporto e di presa in carico per la gestione ed organizzazione del percorso di integrazione ospedale-territorio.

Queste sono, tra le tante, alcune delle questioni sui cui le Associazioni pazienti firmatarie chiedono chiarimenti al Ministero auspicando a breve l’apertura di un tavolo di lavoro di confronto sui percorsi riabilitativi. 

Cittadinanzattiva rende anche noto che da una recente indagine, che sarà pubblicata il prossima 5 marzo, “la riabilitazione in Italia risulta di difficile accesso per i pazienti di tutte le regioni italiane con diversi accenti di gravità, a causa di mancanza di orientamento, scarsa integrazione fra medico di medicina generale, specialista, e professionisti sanitari, mancata applicazione del modello di intervento su base multidisciplinare nei diversi setting assistenziali, nonché limitazioni regionali, burocrazia, liste d’attesa, mancanza di presa in carico attraverso percorsi o inosservanza nei contesti locali dei modelli laddove previsti, scarsa personalizzazione delle cure e in alcuni casi scarsa qualità delle stesse e necessità di integrare con una spesa privata che raggiunge in media più di 3.000 euro l’anno

Parkinson Italia auspica una pronta risposta del Ministero sulle questioni sollevate nella Nota e comunicherà ogni ulteriore aggiornamento in merito.

Per maggiori approfondimenti leggi la Nota allegata.